Elisabetta D. T.
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Premesso che non sono di Bari ma 60 km a nord. Appuntamento alle 15,30 per mia mamma ipovedente. Sala strapiena di gente in attesa come fossimo alla mutua. Caldo infernale,gente che si sventola o esce per le scale. Pochi posti a sedere, anziani in piedi. Entriamo al controllo alle 16,45 (il prof ci dicono è arrivato tardi). Visita preliminare frettolosa. Alla fine Una conferma di diagnosi in 5 minuti che già avevamo avuto da altrii medici molto meno pretenziosi. Nessuno dello staff dimostra empatia, sembravano davvero dipendenti della mutua. Il prof nessuna umanità, sbrigativo nella diagnosi e per di più senza tatto verso una persona anziana e sofferente per aver perso quasi totalmente la vista. Usciamo, paghiamo 252 euro con fattura. Una visita che altrove abbiamo pagato la metà e che è durata nel complesso meno della metà del tempo. Ma lui è un prof e oltretutto c'era da smaltire la massa in attesa che boccheggiava. Nessun referto. Torno indietro dalla segreteria, glielo chiedo; mi dice che lo tengono loro nel data base. Le dico che non ritornerò; con mala voglia me lo stampa mentre risponde al telefono, al citofono e fa cassa contemporaneamente e mi consegna in mano con fare sbrigativo 3 fogli A4 con le immagini a colori dell'occhio. Le chiedo una cartellina per contenerli, come tutti gli studi medici fanno, mi dice "non ne abbiamo". "Ma la diagnosi "le chiedo: Risposta" Se la vuole devo farla scrivere dal prof." Certo che la voglio!! Sono venuta fin qui, pago profumatamente, almeno la disgnosi scritta dal medico la pretendo. Il prof è occupato, C'è ancora da attendere. Il caldo è da svenire, le dico" me la mandi via mail prima che mia madre 80 enne abbia un malore!" Questa la sanità privata in Puglia. imbarazzante!
